IL PICCOLO DIAVOLO Roberto Benigni - Facebook Full view

IL PICCOLO DIAVOLO

Quello che ha fatto Roberto Benigni, con il suo commento ai 10 Comandamenti su Rai Uno, e’ per me “cosa buona e giusta”. Si fa presto a criticarlo, per il compenso astronomico (pare 4 milioni di euro, ma non e’ certo), per la sua estrazione politica e per la modalita’ con cui affronta l’argomento, ma io voglio badare solo alla sostanza del messaggio e al fatto che il suo carisma, il suo talento, la sua popolarita’, stanno facendo parlare di Dio e del mistero della fede in milioni di case (10 milioni, per la precisione), piu’ di tante prediche.

Benigni ci parla dei Comandamenti, narrandoci una storia, come si raccontano le favole ai bambini. Questo, per me non e’ svilire il messaggio, ma e’ trasmetterlo per quello che e’, puro e semplice, perche’ ci arrivi diritto al cuore. Alla fine cos’e’ che conta? Che Dio ci ama, uno ad uno, che e’ persino “geloso” di noi, come un innamorato con la persona che ha a cuore. E’ Dio che ci cerca, che ci viene incontro, che si dichiara, che vuole essere il nostro Dio.

Benigni, con grande entusiasmo, con grande sincerita’, declama il suo inno alla vita, all’amore, alla bellezza che ci e’ stata donata e che noi quotidianamente ci scordiamo, per rincorrere altro. Un “altro” che alla fine non ci appaga mai, che ci intistrisce, che ci ossessiona, che ci allontana dalla centralita’ del nostro essere, unico e irripetibile, un “altro” che ci impedisce di contribuire al potente spettacolo dell’esistenza, che ogni giorno, miracolosamente, si rinnova.

La Bibbia e’ un patto, un’alleanza, un contratto tra due persone che si amano. E i 10 Comandamenti sono le regole per essere liberi. E’ dalla legge che viene la liberta’, non dal caos.

Dio ci ama senza tregua, senza cedimenti, senza stanchezza. Dio sa che non puo’ pretendere la stessa intensita’ dall’uomo ed e’ pronto a perdonarlo per questo, sempre, chiedendo pero’ l’impegno a rispettare le regole dell’alleanza, che sanciscono le modalita’ d’amore verso Dio e verso il prossimo.

Dio e’ uno. Le religioni lo possono chiamare in vari modi, ma e’ uno. Ed e’ sempre un Dio d’amore. Non si puo’ associare il nome di Dio ad altro che all’amore. Non esiste un Dio che inciti in suo nome alla violenza, alla guerra, alla vanita’. Questo ci deve fare riflettere quando sentiamo parlare di “guerre sante”, anche in tempi moderni. Nemmeno il Dio dei musulmani puo’ essere tale, se chiede loro di uccidere in suo nome.

Io ho fatto otto anni di Marcelline, cinque di Universita’ Cattolica, tre esami di teologia di cui due direttamente con Don Luigi Giussani (grande tifoso interista che entrava in aula magna con la sciarpa nerazzurra), entrambi da 30 e lode, cresciuta in una famiglia di cattolici osservanti, sono sicuramente imbevuta di dottrina cristiana, ma non inebetita! Non seguo CL o altri movimenti religiosi, sono solo felice di essere cattolica. La fede e’ un dono e una benedizione, ma non e’ obbligatoria. Peccato non averla, dico solo questo, aiuta e cambia il punto di vista, come la maternita’.

Roberto Benigni mi ha fatto ripassare i comandamenti e me li ha fatti vivere in un’ottica gioiosa. Ho meditato sulle sue parole, ho preso appunti. Mi sono commossa ed emozionata, come quando ha citato il Talmud e ci ha ricordato come la donna sia nata dal costato dell’uomo, per stargli a fianco, con pari importanza, ma con piu’ bisogno d’affetto: sotto il braccio dell’uomo per essere protetta e vicina al suo cuore, per essere amata.

Se poi parte del cachet Benigni lo devolvera’ in beneficenza, come credo che in segreto potrebbe anche fare, mi togliera’ pure un peso dal cuore, altrimenti le sue parole sulla generosita’ e l’amore per il prossimo saranno state bugie e Dio non ama la menzogna.

L’altro peso dal cuore, non me lo togliera’ Benigni, perche’ il perdono di mio papa’ per aver scritto questo articolo non lo avro’ mai. Mio papa’ detesta Benigni, fa parte di quei “puri tutto d’un pezzo” che non possono sopportare gente di sinistra, col portafoglio a destra, gente che parla di religione come racconta una barzelletta. Come mio papa’ la pensano in tanti: se leggerete questo pezzo sopportatemi e abbiate pazienza!

Io oggi, come mi succede raramente, sono demagogica e populista. Evviva!

Related Articles

Leave a comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.